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SULMONA – Nuova levata di scudi allo stabilimento Magneti Marelli di Sulmona. A sollevare la polemica sui social è la Fiom Cgil della provincia dell’Aquila che stigmatizza l’atteggiamento dell’azienda riguardante la comunicazione della produzione giornaliera degli operai e il relativo tempo di ciclo. Il sindacato rompe il silenzio e chiede che vengano mostrate le carte. “L’azienda ha affisso sulle baie di riparazione la produzione giornaliera per singolo addetto con il relativo tempo ciclo. Noi della Fiom ci chiediamo come l’azienda sia riuscita ad arrivare ad un tempo ciclo sulla riparazione delle traverse se le stesse non sono mai uguali tra loro nei difetti”- intervengono dalla Fiom Cgil- facendo notare che “sul touch screen mancano le pagine delle saldature da imputare, quindi non si possono dichiarare tutti i reali cordoni da riparare”. Ma non finisce qui. Il sindacato rileva che “sulle postazioni inoltre, non esiste né la Sop nè un modulo o il foglio Sire per dichiarare fermate ed eventuali altri problemi. Chiediamo ai firmatari di esporre l’accordo, se è stato firmato o di spiegare come può l’azienda fare un atto senza una verifica con le Rsa firmatarie”. Dalla Fiom avvertono: “se non si interviene immediatamente, il sindacato (ndr) porrà tutte le azioni a difesa dei lavoratori. Chi tace acconsente e quindi è complice”.

Andrea D’Aurelio

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