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SULMONA – Ancora un’intera giornata senza produzione alla Magneti Marelli di Sulmona per il mancato arrivo delle forniture dallo stabilimento Fca di Cassino, necessarie per l’assemblaggio del furgone Ducato. La direzione aziendale ha comunicato lo stop produttivo anche per oggi sul primo, secondo e terzo turno che si conclude alle 6 di domani, 18 ottobre. Il provvedimento è dovuto al sequestro per indagini da parte della magistratura, dell’area di Cassino che ha visto due settimane fa, vittima di un incidente mortale, un lavoratore. Ma lo stop prolungato della produzione sta cominciando a far preoccupare e non poco le sigle sindacali. Fino a sabato ci sarà la possibilità di ricorrere alle ferie residue. Il rischio della cassa integrazione è dietro l’angolo. “Nella giornata del 16 ottobre, i firmatari hanno comunicato verbalmente, durante l’ora di refezione, che l’azienda sta verificando se ci sono o meno le condizioni per richiedere la cassa integrazione, ma che ad ogni modo, se eventualmente il fermo del cliente dovesse perdurare, allora sicuramente l’azienda ricorrerà̀ alla cassa integrazione per riduzioni di ordini e commesse”- fanno sapere dalla Fiom Cgil della provincia dell’Aquila che avverte la direzione aziendale e chiede spiegazioni. “Vorremo capire quale sia la strategia che l’azienda e i Sindacati Firmatari intendono portare avanti, perché anche se il cliente naviga a vista, nessuno vieta a Sulmona, di ipotizzare eventuali scenari futuri, e di decidere a priori eventuali soluzioni che si andranno ad adottare, e renderle di pubblico dominio”- intervengono dal sindacato che chiede all’azienda di fare “un passo indietro rispetto alla domenica notte e che vada a spostare, se il fermo dovesse protrarsi nei prossimi giorni, il riposo collettivo sul Terzo Turno di Domenica 20 Ottobre”.

Andrea D’Aurelio

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