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SULMONA – Le sorprese dell’ultimo minuto, fatta eccezione della candidatura del consigliere Maurizio Balassone che in un primo momento era in ballo, sono state confermate. Per le elezioni provinciali di secondo livello, Sulmona candida due consiglieri comunali. Si tratta del giovane Andrea Ramunno per “Provincia Insieme”, la lista dei civici che fa riferimento all’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo e la “giovanile” Elisabetta Bianchi, per dirla con le parole della diretta interessata, che è stata inserita nella lista del centrodestra denominata “Per la Provincia dell’Aquila”, espressione di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Per ottenere uno scranno in Consiglio provinciale sarà una corsa a tre. Perché c’è anche una lista del centrosinistra, “Provincia Unita”, che ricomprende Partito democratico, +Europa, Passo possibile, che fa riferimento al consigliere regionale Americo Di Benedetto, e altre forze civiche. In questo raggruppamento è inserito anche il sindaco di Campo Di Giove, Giovanni Di Mascio. In totale sono otto i candidati del Centro Abruzzo: tre dalla Valle Peligna e il resto da Valle Subequana, Valle del Sagittario e Alto Sangro. Ma andiamo con ordine. Per “Provincia Unita” del centrosinistra spiccano i nomi del primo cittadino di Campo Di Giove e di Raffaella Dell’Erede, consigliera comunale di Castel Di Sangro. La lista è meno civica e più di centrosinistra rispetto al luglio del 2017. “Per la Provincia dell’Aquila”, il raggruppamento di centrodestra, oltre alla Bianchi candida anche Noemi Silveri, nativa di Sulmona ma consigliera comunale a Secinaro e Brunella Quaglione, consigliera comunale di Villalago. Per “Provincia Insieme” che si presenta con soli cinque elementi in lista, segno che le due aree di centrosinistra e centrodestra si sono ricompattate almeno fra gli amministratori, oltre a Ramunno ci sono anche il consigliere comunale di Alfedena  Paolo Monacelli e la consigliera comunale di Rocca Pia Federica Di Bartolomeo. Ad essere chiamati al voto il 20 ottobre, come prevede la legge Delrio che ha declassato le Province ad enti di secondo livello, non i cittadini, ma solo sindaci e consiglieri, in questo caso 1.245, con quelli dei comuni più popolosi, con una preferenza più “pesante”, in base al sistema del voto ponderato. Sarà la città capoluogo il baricentro di questa tornata elettorale visto che Avezzano, a causa del commissariamento del comune, non potrà né votare e né esprimere candidati. Una consultazione che appassiona solo gli addetti ai lavori e non di certo i cittadini che restano attenti spettatori.

Andrea D’Aurelio

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