banner
banner

SULMONA – “Allo stato attuale secondo i rilevamenti dell’Istituto Superiore di Sanità non vi è alcun aumento di casi di meningite in Abruzzo. Appena 4 nel 2015 e 3 i casi rilevati nel 2016. Tuttavia, per dare risposte ai cittadini, in un momento tra l’altro in cui si è fatta largo una preoccupazione sociale, la Regione sta valutando l’ipotesi di anticipare gli effetti del nuovo piano nazionale di vaccinazione”. Così l’assessore alla sanità dell’Abruzzo Silvio Paolucci, dopo gli ultimi casi di meningite, non contagiosa, in regione (un anziano ricoverato a Sulmona il 28 dicembre scorso; una donna nell’ospedale di Avezzano). Paolucci lancia messaggi tesi ad attenuare “la psicosi sociale. I casi – sostiene l’assessore – sono stati totalmente ignorati dai media negli ultimi due anni. Resta fermo l’invito alla vaccinazione, dopo aver consultato il medico e i centri di vaccinazione”. In particolare, in queste ore il Servizio della Prevenzione e Tutela sanitaria del Dipartimento regionale per la Salute e il Welfare sta riflettendo sulla predisposizione di un provvedimento che consenta a tutti cittadini rientranti nelle categorie su elencate di ricevere, a carico del SSN, il vaccino contro il meningococco più adatto alla propria fascia di età e di rischio. E’ in corso il reperimento dei vari tipi di vaccino. Nel 2016 in Italia i casi di meningite pneumococcica, la meningite non contagiosa che ha colpito l’anziano di Sulmona, sono stati 940 in diminuzione rispetto all’anno precedenze quando erano 1376. Su 940 casi sono morte 98 persone. 178 invece sono stati i casi di mortalità per meningite meningococcica. L’ironia della sorte vuole che si muore più per un incidente stradale che per tale patologia. E’ dimostrato infatti che nel quadriennio 2013-2016 i casi di meningite ( di qualunque gruppo) sono stati 6766 con 629 decessi. Solo nel 2015 sono morte 3419 persone per un incidente stradale, quasi sei volte le morti registrate in quattro anni per meningite.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento