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SULMONA – Le cinque lavoratrici, addette alle pulizie presso il Tribunale di Sulmona, da oggi sono senza contratto. Le undici lavoratrici che si occupano invece della manutenzione al Comune di Sulmona subiscono il taglio del 20 per centro sugli stipendi, dal momento che alcuni edifici, come ad esempio Palazzo Mazzara, risultano chiusi poiché dichiarati non sicuri sotto il profilo antisismico. Si riaccende la battaglia della Filcams Cgil della Provincia dell’Aquila sui lavoratori delle cooperative che si occupano della pulizia. Al Tribunale col passaggio da una ditta all’altra sono diminuite le ore e di conseguenza gli stipendi. Così l’ultimo incontro che si è avuto fra azienda e sindacati si è chiuso con verbale di mancato accordo. “Abbiamo consigliato di non firmare i contratti perché si prevedeva una diminuzione delle ore e una riduzione conseguente degli stipendi – ha detto Luigi Antonetti della Filcams Cgil – e la cosa non può essere possibile”. Il sindacato ha chiamato in causa l’Ispettorato del Lavoro che dovrà far luce sulla vicenda. I dipendenti che hanno a che fare con la pulizia degli spazi di proprietà comunali dovranno subire, almeno per il momento, la riduzione delle ore. Al termine di un vertice fra sindacato e cooperativa, i lavoratori firmeranno i nuovi contratti che prevedono il 20% di riduzione delle ore ma con l’impegno formale da parte della cooperativa di reintegrare le ore subito dopo la determina del Comune che proroga i servizi. “E’ ora che qualcuno firmi questa determina perché non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori”- aggiunge Antonetti. Da parte dell’amministrazione comunale- fanno sapere le consigliere Deborah D’Amico e Roberta Salvati- “c’è il massimo impegno per risolvere la vicenda”. La Salvati pensa a degli emendamenti ad hoc per salvare le ore e i posti di lavoro. “Stiamo parlando di servizi che hanno a che fare con la pulizia della città e per noi sono di primaria importanza”- chiosa Salvati.

Andrea D’Aurelio

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