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SULMONA – “Abbiamo potuto incrociare procedure nazionali, esigenze di garanzia e di sicurezza con la domanda della collettività territoriale”. Così il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso risponde ai giornalisti, in merito al mantenimento del punto nascita dell’ospedale di Sulmona. Una risposta certa né da D’Alfonso né dall’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci è arrivata, ma entrambi hanno aperto uno spiraglio, facendo capire che non tutto è perduto. “C’è un dato aggiuntivo”- spiega il Governatore. “Siccome gli investimenti riguardanti anche l’economia del turismo, riverseranno numeri crescenti ulteriori all’interno di questo bacino, io credo che ci saranno nuovi investimenti intelligenti circa la vita nuova qui a Sulmona”- aggiunge D’Alfonso. A spingere il Presidente della Regione a lanciare un appello alle giovani mamme è stata l’esponente di Forza Italia Elisabetta Bianchi. “Il punto nascita ha tutte le carte per essere mantenuto in vita e volare sempre più alto. Auspichiamo che il Presidente D’Alfonso sia disponibile a rivedere il decreto 70”- esordisce Bianchi. Per l’assessore Paolucci tutto è “ancora ghiacciato”. “Grazie agli opportuni rilievi dell’Agenas, la Asl e la programmazione regionale è al lavoro per trovare la migliore soluzione”- garantisce l’assessore. Recentemente il reparto di ostetricia e ginecologia ha ottenuto il punteggio pieno dopo l’indagine condotta dalla Asl con il progetto Audit. “L’assetto può cambiare se facciamo in modo che il numero dei nati aumenti. Dobbiamo fare in modo che le nostre mamme vengano a partorire qui, invertendo un processo di abbandono della nostra sanità”. E’ quanto ha detto il Direttore della Asl 1 Rinaldo Tordera. Gli ultimi dati che arrivano dal punto nascita sono rassicuranti. Liste d’attesa tutte abbattute. Ieri, dopo due anni, si è registrato un parto gemellare che rappresenta, a questo punto, un segnale di speranza.

Andrea D’Aurelio

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