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SULMONA – “Ci aspettiamo che le mutate condizioni politiche possano innanzitutto promuovere la riforma rapida dei parametri del Decreto Lorenzin dimostratisi inattuabili in una Regione montuosa a bassa densità demografica come Regione Abruzzo qualificando l’ospedale di Sulmona quale presidio di primo livello con un adeguato standard di servizi tra i quali il punto nascita assolvendo così alla deliberazione del Consiglio Comunale già consegnata all’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì”. A suonare la sveglia è la consigliera comunale, Elisabetta Bianchi, che non ci sta a far passare in sordina una dialettica politica che declina i verbi al futuro, senza concentrarsi sulle soluzioni. La Bianchi sostiene che “preso atto che di recente si sono insediati i gruppi di lavoro per la nuova stesura del Patto per la Salute, ci aspettiamo che Regione Abruzzo si faccia coraggiosa promotrice nell’affermare le proprie ragioni territoriali richiamando il Ministro Grillo alla volontà espressa ed alla verifica dell’iter già avviato in sede ministeriale pretendendone eventualmente la definizione quale elemento prodromico alla nuova pianificazione regionale. Tale contraddizione deve essere assolutamente risolta, infatti oggi le richieste del Comitato sono relative alla vecchia pianificazione commissariale che verrà presto superata dal nuovo piano della rete ospedaliera regionale che rischia però di essere prossimamente decotto ed inutilmente penalizzante se tarato sui parametri della Lorenzin di prossima modifica qualora la volontà del Ministro Grillo dovesse produrre a breve suoi risultati”. La consigliera non ha peli sulla lingua ed è convinta che “l’azione politico – amministrativa di tutti gli interlocutori politici sulla sanità deve aggiornarsi, cambiare il linguaggio smettendo di declinare i verbi al futuro, uscire dall’alveo delle demagogiche strumentalizzazioni per concentrarsi sulle dichiarazioni del Ministro Grillo la quale ha già da tempo dichiarato di aver richiesto, tramite la Direzione della programmazione, di invitare il Comitato Percorso Nascita Nazionale ad affrontare le criticità emerse dalla applicazione del DM 70/2015 Decreto Lorenzin alla luce delle molteplici richieste di rimodulazione della rete dei punti nascita pervenute al Ministero da varie parti d’Italia in considerazione del progressivo calo degli indici di natalità”.

Andrea D’Aurelio

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