banner
banner

SULMONA – Ottenere la deroga, adeguare la pianta organica e ampliare l’apparato strumentale del reparto. Sono queste le richieste che arriva dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, per la salvaguardia del punto nascita dell’ospedale di Sulmona. La Casini ha chiesto un incontro al neo Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, assieme alla consigliera regionale Marianna Scoccia che già si è mostrata disponibile per la difesa del reparto. Per il sindaco “non c’è più tempo per le discussioni e non accetteremo scuse su eventuali indietreggiamenti in merito alla salvaguardia del Punto Nascita dell’ospedale di Sulmona, che serve un vasto territorio montano. La Regione deve ottenere ora la deroga così come dichiarato in campagna elettorale”. Casini sottolinea ancora che “è necessario che si chiarisca se il nostro Punto nascita sia tra le priorità della Regione e se l’azienda abbia intenzione di potenziarlo garantendone così un futuro. Senza dimenticare l’intenzione annunciata durante la campagna elettorale dal Ministro Giulia Grillo di voler lavorare con le Regioni per la rimodulazione dei Punti nascita. Nella prossima riunione del Comitato Ristretto dei Sindaci, incentrata sul Piano Strategico 2019/2021, rimarcherò proprio questo, dato che tra i punti all’ordine del giorno si discuterà anche della carenza cronica di personale medico presso la UOC di Ginecologia e Ostetricia del nosocomio dell’Aquila non menzionando il nostro reparto. E’ urgente provvedere ad un incremento adeguato anche della Pianta Organica del reparto di ostetricia e ginecologia di Sulmona, che registra un numero di medici di ruolo insufficienti, una situazione di precariato del personale infermieristico e la necessità di sostituire entro marzo il responsabile, prossimo alla pensione. Va migliorata, inoltre, la dotazione del reparto stesso di adeguati macchinari e strumentazioni, oggi obsoleti o inesistenti, per poter svolgere al meglio tutti gli altri servizi di tipo ginecologico. Bisogna agire concretamente adesso per garantire la salvaguardia del punto nascita dell’ospedale di Sulmona che non dev’essere sacrificato in diatribe politiche regionali o a favore di altri presidi”- conclude il sindaco. Il parto in ambulatorio al terzo piano dell’ala vecchia e il parto precipitoso che ha “costretto” una sulmonese a partorire in città hanno riacceso la battaglia che deve portare però ad assumere decisioni definitive. Altrimenti si rischia solo di generare psicosi e confusione tra le partorienti.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento