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SULMONA – Una deroga alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sulmona incardinandolo all’interno del presidio ospedaliero, posto al centro di un bacino di utenza ampio del Centro Abruzzo e pertanto classificandolo come ospedale di primo livello, come da delibera del Consiglio Comunale del 10 agosto scorso. Sono arrivati a queste conclusioni sindaco e consiglieri comunali dopo la lunga seduta del Consiglio Comunale straordinaria aperta a sindaci, medici e senatrice. Torna quindi la parola magica del primo livello ma il consigliere comunale Mauro Tirabassi, ricordando l’occupazione della Sala Consiliare di tre anni fa, rilancia la mobilitazione proponendo l’occupazione della sede della Regione Abruzzo. “Se si dovesse confermare la linea della chiusura io ho dato il mio contributo in tal senso”- ha detto. Nella delibera approvata all’unanimità, che è stata aggiornata grazie alla sospensione della seduta, si impegna il sindaco a “porre in atto tutte le azioni di propria competenza volte alla salvaguardia e potenziamento del punto nascita del presidio ospedaliero” come pure si invitano tutti i rappresentanti parlamentari abruzzesi, in particolare la senatrice Gabriella Di Girolamo, ad attivare tutte le iniziative utili per il mantenimento in attività del punto nascita di Sulmona, derogando a quanto previsto dall’accordo Stato regioni del 16 dicembre 2010, facendo valere, in particolar modo, le peculiarità geomorfologiche territoriali del bacino di riferimento ma anche una modifica del richiamato DM 70/2015 mediante qualsiasi provvedimento legislativo o ministeriale, di pari rango giuridico, in favore di una sanità più vicina ai bisogni dei territori”. Anche la Asl viene ovviamente tirata in ballo per “portare avanti un’azione di potenziamento dell’Unità Operativa per l’adeguamento della dotazione del personale e delle strumentazioni per rendere il punto nascita pienamente efficiente e sicuro per le partorienti e nascituri, al fine di superare l’attuale stato di precarietà nonché realizzare una reale integrazione tra ospedale e medicina del territorio che porti all’istituzione di adeguati presidi ambulatoriali nelle aree dell’Alto Sangro e Valle Subequana capaci di assistere la gestazione e favorirne la convergenza verso il punto nascita del presidio ospedaliero di Sulmona. Un documento votato e approvato al termine di un lungo giro di interventi e di una discussione che merita un discorso a parte.

Andrea D’Aurelio

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