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SULMONA – Le liste d’attesa sono troppo lunghe e Francesca ( nome di fantasia) non può accedere al trattamento riabilitativo tant’è che la sua patologia rischia di diventare cronica. Il caso è finito questa mattina sul tavolo del Tribunale per i diritti del Malato che riaccende i riflettori sulle prestazioni riabilitative ambulatoriali e domiciliari. L’accesso alle cure, salvo il ricorso a strutture private, diventa sempre più difficile per i tempi lunghi della sanità che altro non fanno che accrescere la disaffezione degli utenti verso il sistema. Ed è così che la donna di Sulmona, disperata e in cerca di una soluzione immediata visto l’aggravarsi del quadro clinico, ha bussato alle porte del Tdm. Come avviene nella maggior parte dei casi, un paziente acuto più diventare cronico se non si interviene tempestivamente. L’unica alternativa possibile potrebbe essere quella di spostarsi nelle strutture private, previa richiesta di rimborso. “Noi abbiamo parlato di questo problema con l’assessore Verì”- ricorda la Puglielli- “e abbiamo detto che è necessario un potenziamento anche e soprattutto se si permane con l’intenzione di qualificare il presidio ospedaliero come presidio di base”.

Andrea D’Aurelio

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