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SULMONA – Quando lo sport non solo aggrega e include ma diventa anche un veicolo di promozione per la città di Sulmona e per l’intero territorio. E’ questo il filo conduttore delle iniziative dei “Lupi della Majella Old Rugby”, la società che raggruppa ex giocatori di rugby e quanti si sono avvicinati in età adulta a una disciplina sportiva che si conferma una vera e propria palestra di vita. Dal fair play al rispetto dell’avversario passando per l’inclusione sociale. Tutti valori che fanno bene al sociale e al mondo attuale. Ma c’è dell’altro. I Lupi della Majella sono riusciti anche a fare della loro passione per il rugby una forma di turismo per la città. Alla vigilia del Pugaday 2019, ieri sera è scoppiata la festa nel ristorante “Clemente”, per la delegazione di Weston composta da circa venti elementi, che torna a Sulmona con grande entusiasmo. Ormai gli inglesi sono di casa e grazie a loro il consueto struscio del venerdì pomeriggio-sera in corso Ovidio ha subito nuovo impulso. Per i locali e i bar della città la loro presenza non è passata inosservata. Il merito è proprio della società Old di rugby. “La nostra maglia porta il marchio del Parco della Majella. Questo vuol dire che cerchiamo di organizzare attività che in qualche modo ci facciano vivere insieme lo sport e promuovere il territorio”- ha detto Franco Tavoletti della Lupi Majella Old Rugby. Fra un brindisi e un coro di buon auspicio, i rugbisti di Weston hanno confessato il loro amore per Sulmona. “Qui ci giocano bene. E noi ci sentiamo a casa e in famiglia”- hanno spiegato. Una serata all’insegna della festa e dell’inclusione per la “banda dei cialtroni” come direbbe con un pizzico di sana ironia il grande Puga che sicuramente da lassù si sarà fatto qualche risata.

Andrea D’Aurelio

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