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SULMONA – Si allontanavano, senza alcuna giustificazione, dal posto di lavoro subito dopo aver registrato la loro presenza mediante il badge. Erano soliti assentarsi per recarsi presso la propria abitazione per consumare il pasto, sbrigare faccende personali e trascorrere parte del tempo al bar, fare shopping o fare la spesa. Quarantasei dipendenti del Comune di Sulmona sono stati smascherati dalle indagini della Guardia di Finanza di Sulmona che hanno consentito di rilevare, in un arco temporale di circa 7 mesi, gravi irregolarità commesse circa le assenze ingiustificate dal posto di lavoro. Alle 46 persone vengono contestate varie ipotesi di reato come truffa aggravata, false attestazioni o certificazioni nell’utilizzo del badge da parte dei dipendenti pubblici. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno riscontrato che la metà dei dipendenti comunali (46 su 102)  si assentavano dal posto di lavoro in modo prolungato e ingiustificato, più volte al giorno; altre volte, con la complicità del collega presente in ufficio ovvero con la connivenza di altro personale esterno al Comune, registravano fraudolentemente l’inizio o la fine del servizio pur essendo assenti, consentendo loro di raggiungere in netto ritardo l’ufficio e di allontanarsene in largo anticipo; alcuni dipendenti hanno prodotto comunicazioni, per iscritto o verbalmente, attestando falsamente la presenza in servizio, ovvero di inizio e fine servizio; hanno fruito di buoni pasto di cui non avevano diritto. Le indagini condotte anche grazie ad una minuziosa attività di video-registrazione effettuata con telecamere installate nel perimetro di alcune sedi di servizio comunali, supportate da ulteriori attività di riscontro, quale analisi dei tracciati dei cartellini magnetici, pedinamenti, appostamenti ed osservazione dei soggetti interessati, addirittura, in qualche caso, ad alcuni dei soggetti allontanatisi dal posto di lavoro ingiustificatamente è stata controllata la regolare emissione degli scontrini fiscali a seguito degli acquisti fatti, assentandosi dal posto di lavoro. Le risultanze investigative sono state successivamente poste in correlazione con i turni riportati nei prospetti mensili di ciascun dipendente ed acquisite presso il Comune.

Andrea D’Aurelio

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