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SULMONA – 50 anni e non sentirli. La tradizione continua a Sulmona e il traguardo del mezzo secolo di vita viene festeggiato a dovere. Perché le amicizie d’altri tempi si riconoscono. E a giudicare dalla conviviale dei sulmonesi e dei peligni nati in quell’anno, verrebbe proprio da dire che i veri legami si mantengono. “I ragazzi del 1969” si sono dati appuntamento al ristorante “Tre Archi” di Bugnara per rivivere i momenti spensierati della giovinezza. Dalle teste calde di allora si è passati alle teste calve di adesso, almeno in alcuni casi. La parola d’ordine del pomeriggio-sera è stata allegria. Un calcio, per un attimo, ai problemi della vita e spazio ai ricordi della gioventù. Un pensiero non è mancato per chi è andato via troppo presto. Il lancio delle lanterne ha creato un ponte fra cielo e terra. Fra lacrime e commozione. Il mega raduno che ha richiamato quasi ottanta persone è stato organizzato da Ketty Salvatore e ha messo insieme professionisti, imprenditori, persone impegnate nel sociale e nelle associazioni e anche politici come l’ex sindaco di Introdacqua, Giuseppe Giammarco e Luigi La Civita, ex consigliere comunale di Sulmona e Presidente del Panathlon. Una festa all’insegna dell’aggregazione e del rovescio della medaglia. Perché, se per cercare fortuna spesso bisogna lasciare il proprio paese natio, qualche giorno fa in tanti sono tornati a casa. Auguri ai ragazzi del ’69.

Andrea D’Aurelio

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