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SULMONA – Volevano fare il colpo, pensando di trovare chissà quanto denaro o gioielli, ma sono tornati a casa a mani vuote. E’ stato un sabato sera tutt’altro che tranquillo per la frazione Banchette di Sulmona dove un gruppo di malviventi è entrato a casa dell’imprenditore sulmonese, Pasquale Di Toro. I ladri non sono riusciti nel loro intento probabilmente perchè disturbati dallo stesso Di Toro che stava andando a controllare la situazione nella sua abitazione in campagna. Varcato il cancello di casa arriva il primo segnale che desta sospetto. I suoi tre cani cominciano la rincorsa verso l’area verde attigua. Entrato in casa, subito dopo, l’imprenditore fa l’amara scoperta. La cucina tutta sottosopra come pure le camere da letto. Ma da una prima ricognizione fortunatamente non manca nulla. Sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica che ha effettuato i rilievi di rito e ha raccolto tutti gli elementi che possono risultare utili all’attività investigativa. Stando ai primi accertamenti i malviventi sarebbero entrati sfondando le grate delle finestre. Un’operazione che lascia pensare a delle mani esperte o comunque non del tutto dilettanti. Non sarebbero state rinvenute impronte. Probabilmente i ladri hanno utilizzato dei guanti. Un colpo da professionisti che però non è riuscito. L’ironia della sorte ha voluto che l’inquilino raggiungeva l’abitazione mentre i ladri la stavano rovistando da cima a fondo. Non è escluso quindi che i malviventi, allarmati e disturbati dai primi rumori, hanno guadagnato la via di fuga per le campagne. “Chissà cosa pensavano di trovare a casa mia”- interviene Di Toro in preda alla rabbia. “Chiunque entra a casa mia senza passare per porta non è ospite gradito e, visto come sono andati i fatti, credo di aver interrotto la loro operazione. Ho notato che i miei tre cani fuggivano verso le campagne. Inizialmente pensavo a un animale ma poi ho capito”. In realtà la dinamica del tentato furto è ancora tutta da ricostruire ma quello che è certo che siamo di fronte a una nuova ondata in città. Si tratta del quinto caso in quattro giorni. Ma per i malviventi questa volta non c’è stato nulla da fare.

Andrea D’Aurelio

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