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SULMONA – “Queste aree produttive pur non facendo parte in passato dell’ex-Consorzio Industriale di Sulmona, oggi Socio dell’Arap a seguito del progetto di fusione dei Consorzi abruzzesi, hanno rappresentato e rappresentano una presenza storica indiscutibile, con una notevole presenza odierna di aziende, ditte individuali, attività artigianali e addetti”. Ad affermarlo è l’ex sindaco di Raiano ed ex consigliere provinciale Enio Mastrangioli che monta la polemica sull’esclusione di Raiano e Corfinio dalle Zes (Zone Economiche Speciali). Mastrangioli si chiede “se l’obiettivo è quello di offrire alle aziende benefici in termini fiscali e tributari, servizi e procedure snelle per accompagnare gli investimenti, oltre alle misure previste dalla normativa europea, perché escludere aree produttive con una notevole superficie già occupata e altre ulteriori occupabili? Perché escludere tali aree se un altro obiettivo delle Zes, con premialità, è quello di favorire il riutilizzo di strutture esistenti e in disuso e per progetti innovativi utili a creare nuova occupazione quando è a tutti nota la presenza di notevoli contenitori e strutture industriali in abbandono, la ex Saba come esempio per tutte?”. E ancora l’ex sindaco di Raiano si domanda “se la filosofia di fondo è quella di puntare sulle aree che possono beneficiare del nostro sistema di mobilità portuale, aeroportuale e intermodale, come illustrata nel corso dell’incontro a Pescara dal Presidente Lolli, come si possono escludere aree produttive a ridosso dell’uscita autostradale Pratola-Sulmona?”. Una serie di interrogativi che ancora devono ottenere una risposta.

Andrea D’Aurelio

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