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SULMONA -  Dovranno comparire davanti al Gup del Tribunale di Sulmona, G.S. di 27 anni e M.V. di 49 anni, accusati  di furto aggravato in concorso e rapina aggravata dall’uso dell’arma. Per entrambi il Sostituto Procuratore, Aura Scarsella, ha chiesto il rinvio a giudizio a conclusione delle indagini preliminari. I due sulmonesi sono ritenuti responsabili della rapina perpetrata ai danni della parafarmacia di viale Mazzini.  I fatti risalgono al 9 febbraio del 2018 quando la titolare della parafarmacia che si trova nell’edificio dove ha sede il supermercato Conad di viale Mazzini, aveva appena chiuso il negozio e si apprestava a salire sulla sua auto. In una mano la donna stringeva l’incasso della giornata mentre nell’altra la borsa con il computer e i documenti. La malcapitata si è ritrovata davanti un uomo con un coltello tra le mani. Temendo che potesse accadere qualcosa di grave, la prima cosa che le è venuta in mente è stata quella di offrire al malvivente i soldi dell’incasso, nella speranza di vederlo al più presto andar via. Anche perché, in quel momento, era più importante per la donna riuscire a non mollare la borsa e il suo contenuto (documenti, computer e carte di credito), anziché i 1.400 euro dell’incasso. Ma il rapinatore non ha accettato e dopo essersi preso la borsa è scappato via con il suo complice che lo stava aspettando poco più distante, a bordo di un furgone bianco, rubato poco prima sulla circonvallazione orientale. Una scelta, quella dei malviventi di lasciare la cospicua somma di denaro nelle mani della donna, che lasciò molti dubbi in sospeso. Dubbi che la squadra anticrimine del commissariato di via Sallustio, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, è riuscita a chiarire successivamente con il ritrovamento della borsa e dei documenti in un prato del comune di Introdacqua.  Decisivo è stato anche il riconoscimento fotografico.  La rapina rischiava di rimanere impunita se non fosse stata per la battente attività d’indagine dell’Anticrimine  che ha permesso alla Procura di chiedere il rinvio a giudizio per i due sulmonesi.  L’udienza preliminare è stata fissata per il 16 gennaio 2020.

Andrea D’Aurelio

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