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SULMONA – “L’azienda non è tenuta ai sensi del capitolato d’appalto e né ai sensi di legge a provvedere a improntare interventi di disinfestazione e derattizzazione della scuola dell’infanzia Celidonio stante il denunciato avvistamento di un ratto (ndr) da parte del dirigente nei locali della scuola, non essendo questi ultimi posti sotto la responsabilità della scrivente ( Vivenda, ndr) ma di competenza esclusiva dell’amministrazione epigrafata”. E’ quanto precisa la ditta Vivenda, affidataria del servizio di refezione scolastica a Sulmona, chiamata in causa nei giorni scorsi dal Dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo per il servizio di derattizzazione dopo l’avvistamento di un ratto nell’asilo di via L’Aquila. Dopo la denuncia di Onda Tg il Comune ha provveduto a far eseguire la derattizzazione ma ad un’altra ditta e non alla Vivenda. Per questo l’impresa ha scritto a Palazzo San Francesco, chiarendo la sua posizione e mettendo le cose in chiaro. “La scuola dell’infanzia Celidonio è un mero terminale di consumo, pertanto in loco non avviene alcuna preparazione di pasti e né avviene stoccaggio di merce utilizzata per il servizio di ristorazione”- continua la Vivenda- “nell’istituto è presente un’addetta aziendale la quale quotidianamente si occupa della sanificazione dei tavoli nelle aule mensa dove vengono consumati i pasti, controlla l’area adibita a refettorio, verifica i pasti in accettazione, secondo specifiche procedure aziendali, condisce, sporziona e distribuisce i pasti”. La Vivenda ha anche ricordato che “con periodicità trimestrale, vengono effettuati interventi di disinfestazione e derattizzazione da parte dell’azienda incaricata nei locali appartenenti al centro cottura”. La preparazione dei pasti quindi non avviene all’interno della scuola. Per questo l’impresa ha ritenuto di mettere nero su bianco e rispondere al Dirigente. Quanto alla derattizzazione è stata eseguita da una ditta incaricata dal Comune. Il ratto invece, questo sembra evidente, è stato avvistato all’interno del plesso e non nei pressi.

Andrea D’Aurelio

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