SULMONA – 577 persone in Valle Peligna hanno beneficiato del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. In tutto l’Abruzzo sono 19.429. Nella provincia dell’Aquila sono già 4.984 le domande accolte. Nella macro area del Centro Abruzzo (che ha avuto il 18,2% sul totale regionale), ne sono state accordate in totale 909, ripartite fra Valle Peligna 577 (63,5%), Alto Sangro 232 (25,5%), Valle del Sagittario 45 (4,9%) e Valle Subequana 55 (6,1%). A Sulmona ne hanno beneficiato 292 persone, a Pratola Peligna 137, a Scanno 14, a Castel di Sangro 123. Solo per citare alcune realtà . Il quadro completo impone comunque delle riflessioni. Per la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo, “occorre andare oltre per vedere uno spaccato sociale che può tornare ad usufruire di somme più che mai necessarie a condurre il quotidiano. Poiché, al di là dei freddi numeri, non dobbiamo dimenticarlo, le cifre sono persone, famiglie, che hanno riacquistato la dignità sociale. Individui e nuclei familiari, ridotti in povertà da annose politiche sorde al lento e inesorabile declino economico degli italiani e dei nostri abruzzesi, sofferenti inascoltati, silenziosi. Finché il Governo del Cambiamento non ha dato loro attenzione e, con una manovra mai effettuata prima, ha messo a disposizione somme di denaro per tornare a vivere, anche potendo acquistare piccole cose ma sufficienti ad elevare una condizione non solo economica ma anche di dignità nel sociale, soprattutto con maggiore libertà e speranza nel futuro. Tante persone che con estrema sofferenza hanno vissuto l’emarginazione e oggi con rinnovata dignità tornano al sorriso, alla vita vissuta con meno preoccupazione e angoscia.
In un contesto di continuo spopolamento, le nostre terre hanno riservato a chi è restato un cammino durissimo, un quotidiano intollerabile. Oggi abbiamo dato loro un po’ di ossigeno e più fiducia nello stato che non li abbandonaâ€- sostiene la senatrice. Eppure la vera sfida è quella di non ridurre tali misure a un vero e proprio assistenzialismo. Come pure la lotta è quella contro l’abusivismo e il lavoro in nero, una piaga tanto in Italia quanto sul territorio assai diffusa. Si tratta dei cosiddetti furbetti. Basteranno i controlli approntati dal governo?
Andrea D’Aurelio