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SULMONA – “Senza la concertazione e la condivisione tra dirigenza ed eletti sulla scelta dei candidati nelle liste sarò costretta ad avviare una attenta riflessione sulle condizioni della mia permanenza nel movimento politico di Forza Italia”. Sono le parole del capogruppo di Forza Italia, Elisabetta Bianchi, che invoca chiarezza e trasparenza sulla scelta dei candidati per le consultazioni regionali del prossimo 10 febbraio. La Bianchi non vuole che la coppia Gerosolimo-Scoccia abbia le porte aperte dalla coalizione del centro destra e lancia l’ultimatum alla dirigenza di Forza Italia sotto accusa. La Bianchi mette in discussione anche la sua permanenza a Forza Italia, quel simbolo che ha difeso fino alla fine e con tutte le su forze durante la campagna elettorale per le amministrative del 2016. Il partito non rientrò in un primo momento in Consiglio Comunale per soli 39 voti ma in virtù del documento politico di apparentamento con il candidato sindaco ( non eletto) Bruno Di Masci ottenne lo scranno nell’assise civica attribuito però dalla commissione mandamentale al consigliere più votato della lista, Alessandro De Gennaro. Con sentenza del Tar Abruzzo, al quale l’allora aspirante consigliera si appellò con il ricorso, il seggio fu restituito alla Bianchi che venne trascinata poi da De Gennaro al Consiglio di Stato. La sentenza però fu la stessa. Ora minaccia di lasciare Forza Italia se la dirigenza non concerterà le candidature con gli eletti. “Da troppe settimane si assiste allo stucchevole valzer nel centrodestra sulla figura del candidato alla presidenza di Regione Abruzzo. Atteggiamento irresponsabile per una coalizione data in vantaggio dai sondaggi ed alle porte di campagna elettorale prevedibilissima e preannunciata da tempo”- scrive la consigliera- “il tutto in un’atmosfera connotata da un solipsismo esasperato con cui la dirigenza di Forza Italia in tutte le sue articolazioni, egemonizza i territori con un evidente ed imperdonabile ritardo nella formazione delle liste. Occorre precisare pubblicamente che la Valle Peligna non sarà la porta di ingresso nel centrodestra della coppia Gerosolimo/Scoccia”- aggiunge la Bianchi prima dell’ultimatum di valutare cioè la permanenza nel movimento politico di Forza Italia. Contattata da Onda Tg la Bianchi precisa che la presa di distanza è dalla dirigenza e non dal partito, sempre se le scelte non saranno condivise. Un’estrema conseguenza insomma anche se ognuno, come è giusto che sia, conserva il suo trascorso politico.

Andrea D’Aurelio

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