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SULMONA – L’ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e’ pronto a candidarsi alla presidenza della Regione Abruzzo accogliendo l’appello di 162 sindaci della regione. Un appello, spiega in una nota, che “ha suscitato in me grande emozione ed ha rafforzato la mia responsabilita’ per la scelta da compiere”. Legnini precisa di non aver “richiesto o sollecitato” la candidatura ma di non “poter ignorare” la “volonta’ diffusa” di tante persone. “Il mio intento – rimarca – e’ di restituire alla comunita’ abruzzese la fiducia che mi e’ stata riservata e quindi mettere a disposizione l’esperienza e le relazioni istituzionali costruite in questi anni”. Legnini annuncia “una iniziativa politica” che gli consenta di “coltivare indipendenza ed inclusivita’ e che si rivolga direttamente alle donne e agli uomini abruzzesi e alle istituzioni locali”. Il candidato alla presidenza della regione ha annunciato che tra qualche giorno invitera’ tutti i sindaci abruzzesi, anche quelli che non hanno sottoscritto l’appello, ad un confronto conclusivo durante il quale comunichera’ le ragioni per le quali, se l’elezioni si terranno a febbraio, si candidera’ a Presidente. Fra i sindaci che non hanno firmato l’appello c’è anche quello di Sulmona, Annamaria Casini, che all’inizio era apparsa possibilista o comunque non contraria al sostegno della candidatura del numero due del Consiglio Superiore della Magistratura. I sindaci del Centro Abruzzo che hanno firmato l’appello sono: Giacinto Donatelli (Ateleta), Massimo Scura (Alfedena), Andrea Scarnecchia (Barrea), Giovanni Di Mascio (Campo di Giove), Mario Ciampaglione (Cansano), Antonio D’Alfonso (Capestrano), Fernando Fabrizio (Castel di Ieri), Pietro Salutari (Castelvecchio Subequo), Massimo Colangelo (Corfinio), Mario Antonio Di Braccio (Gagliano Aterno), Berardino Paglia (Opi), Guido Angelilli (Pacentro). Luigi La Cesa (Pescasseroli), Roberto Sciullo (Pescocostanzo), Francesco Di Donato (Roccaraso), Giovanni Mastrogiovanni (Scanno), Ileana Schipani (Scontrone), Salvatore La Gatta (Bussi sul Tirino). Permane però l’incognita sulla data del voto, fissata per il 10 febbraio, che in molti stanno cercando di procrastinare a maggio in concomitanza delle elezioni europee e amministrative. Ma a quel punto alcuni elettori si ritroverebbero in cabina elettorale tre schede, come succederà ad esempio a Pacentro e Introdacqua. A difendere a spada tratta la data del 10 febbraio è il Movimento Cinque Stelle che da tempo ha annunciato le candidatura. Oggi è uscito allo scoperto Legnini che è il terzo candidato perché c’è ha lanciato la sua candidatura anche Fabrizio Di Stefano nella fila di Civiche per l’Abruzzo. Ora manca solo il centrodestra che punta sul senatore Marco Marsilio ma il caso aquilano sta tenendo tutti con il fiato sospeso.

Andrea D’Aurelio

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