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SULMONA – Si torna in aula il prossimo 12 settembre. La minoranza accelera sul Consiglio Comunale della resa dei conti e la conferenza dei capigruppo, convocata oggi alle 15 dalla Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio, ha fissato la seduta dell’assise civica per le ore 9.30 di mercoledì. Una sorta di compromesso fra il Consiglio a fine mese chiesto dal sindaco dopo il giro di consultazioni a Palazzo e la richiesta imminente, di Consiglio urgente e straordinario, da parte della minoranza. La crisi quindi che ha portato alla dimissioni del sindaco Casini e alla successiva revoca ripiomba in Consiglio Comunale dopo l’appello del primo cittadino nel Consiglio Comunale di venerdì scorso, quello celebrato con le sole comunicazioni della Casini, dove è stata dichiarata la fine politica della maggioranza uscita dalle urne con la conseguente apertura a tutti i gruppi consiliari. Ma la conferenza dei capigruppo di oggi, stando alle indiscrezioni, sarebbe stata tutt’altro che tranquilla. Urla e fibrillazioni fra i consiglieri di minoranza dopo la decisione del capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi di farsi consultare dal sindaco Annamaria Casini. La Bianchi ieri, al termine dell’Ufficio di Presidenza, è stata chiamata dal sindaco per un appuntamento istituzionale. Con lei c’era anche il Vice Presidente del Consiglio Comunale Fabio Ranalli. La Bianchi ha quindi raccolto l’invito del primo cittadino perché- come ha già spiegato a Onda Tg- “è un dovere, visto che la chiamata non è per Elisabetta Bianchi ma per il gruppo consiliare, porsi in ascolto del sindaco”. Una scelta che avrebbe scatenato oggi la dura reazione di qualche consigliere di minoranza che è di tutt’altro avviso. D’altronde sembrerebbe che l’opposizione, qualche giorno fa, aveva concordato una linea ben precisa. Quella di non presentarsi singolarmente alle consultazioni del sindaco. Ma i toni si sarebbero subito stemperati dopo la forte discussione per arrivare sereni alla data del 12 settembre e riaprire il confronto in Consiglio. La durata dell’era Casini è sempre più legata alla data delle consultazioni regionali. In caso di voto entro l’anno alla Regione, potrebbe saltare il cenone di Natale e della Vigilia. Ma in caso di elezioni nel 2019, non è da escludere che il sindaco mangerà panettone e colomba.

Andrea D’Aurelio

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