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SULMONA – L’accusa è di quelle pesanti, tentato omicidio, per S.D.L. e N.S. che sono stati arrestati questa mattina per l’aggressione al centro accoglienza dei richiedenti asilo. I fatti risalgono al 12 giugno scorso. Erano circa le 23 quando due sulmonesi si sono introdotti nella struttura dell’ex Casa Santa cominciando a discutere in maniera piuttosto animata con due richiedenti asilo. Una lite che poi però sarebbe sfociata in una vera e propria aggressione, come dimostrano i video girati dagli stessi richiedenti asilo. I giovani sarebbero arrivati nella struttura con due coltelli, non di piccole dimensioni, e con una pistola scacciacani. Ad avere la peggio è stato un 23 enne del Gambia che fortunatamente non riportò gravi conseguenze ma ma solo qualche punto di sutura. E’ stato ferito con un coltello. Subito dopo l’aggressione i due sulmonesi sarebbero fuggiti mentre i residenti della zona sono stati allertati dalle urla dei richiedenti asilo che hanno chiesto subito aiuto. S.D.L. fu subito denunciato dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di via Sallustio che, coordinata dall’ispettore Daniele L’Erario, si è occupata delle indagini. Per N.S., il senza tetto della toscana che qualche giorno dopo mise in scena la protesta salendo sull’acquedotto svevo, la denuncia arrivò di lì a poco. Ma la Polizia sequestrò anche il telefono cellulare di S.D.L., chiedendo una perizia, per verificare se c’erano stati messaggi particolari. Il giorno dopo fu girato un altro video, nei pressi di un supermercato, che immortalava uno degli arrestati con i richiedenti asilo. Ma non si sa se è riconducibile all’aggressione della sera precedente. I due oggi sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di piazzale Vittime del Dovere, dopo l’ordinanza cautelare emessa dal giudice Marco Billi su richiesta del Pm Stefano Iafolla, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Secondo gli investigatori i due si sarebbero resi responsabili anche di minacce pluriaggravate e di violenza a sfondo razziale.

Andrea D’Aurelio

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