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SULMONA – Aveva rubato il telefono nel 2016 all’Aquila e per il furto di cui si era reso responsabile è scattata una perquisizione nel Centro Migranti di Corso Ovidio a Sulmona nell’ambito dell’operazione denominata “Papavero” condotta dalla Questura dell’Aquila. La perquisizione, da quanto si è appreso, è stata effettuata nelle scorse settimane. Si sgonfia quindi il clamore che è stato sollevato sulla maxi operazione condotta dalla Polizia che ha portato all’arresto di nove richiedenti asilo su tutto il territorio provinciale e a 24 perquisizioni. Il capoluogo peligno di fatto non è stato interessato da particolari operazioni se non quella che è scattata nella struttura di corso Ovidio dopo il furto di un telefono, accusata contestata a un richiedente asilo nigeriano, all’epoca dei fatti ospitato nel capoluogo di regione e poi arrivato a Sulmona. Sono nove in totale le misure cautelari emesse dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, dopo le indagini svolte dalla Questura, di cui 5 in regime di detenzione in carcere e 4 con divieto di dimora in questa provincia, a carico di soggetti extracomunitari, tutti richiedenti asilo e originari del Gambia, Nigeria, Ghana, Costa d’Avorio, Niger e Senegal. A Sulmona solo un caso di minore entità.

Andrea D’Aurelio

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