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SULMONA – Sulla questione degli infermieri della sala operatoria dell’ospedale di Sulmona la Cisl peligno-sangrina “in maniera del tutto impropria rivendica la paternità per la vittoria di un ricorso presentato da diversi lavoratori”. Lo sostengono a chiare lettere in una nota Antony Pasqualone della Segreteria Provinciale Fp Cgil L’Aquila e Andrei Carducci della Rsu Fp Cgil. Facendo amarcord sulla vicenda la Cgil ricorda che l’8 luglio 2014 sedici infermieri hanno depositato un ricorso per vedersi riconosciuto il diritto al pagamento delle differenze retributive dei turni di pronta disponibilità eccedenti il limite previsto dal vigente Contratto Collettivo Nazionale del lavoro che, mensilmente, di norma non può essere superiore a sei turni. I lavoratori – dei quali alcuni iscritti anche a questa organizzazione sindacali ed altri delegati Rsu sia della FP CGIL sia, all’epoca della presentazione del ricorso, di altra organizzazione sindacale autonoma (non di certo la Cisl) – specificano i due sindacalisti- decisero autonomamente di rivolgersi ad un legale di fiducia e senza una rappresentanza sindacale alle spalle proprio al fine di evitare eventuali rivendicazioni personalistiche di appartenenza e strumentalizzazioni di parte. E’ evidente” – continuano- “che tra coloro che si dichiarano rappresentanti dei lavoratori, l’obiettivo principale non è la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori, bensì fare propaganda appropriandosi di meriti altrui in pieno stile da campagna elettorale di basso livello. “La Fp Cgil”- rimarcano ancora dal sindacato- “da sempre è stata vicina agli interessi dei lavoratori ed ha sempre combattuto per i diritti e per una migliore organizzazione del lavoro in tutti i reparti dell’ospedale di Sulmona. Oggi è urgente e necessario, anche per il rispetto della vigente normativa sull’orario di lavoro, procedere all’ assunzione di personale per organizzare al meglio i servizi sanitari e contestualmente nel rispetto delle regole, è necessario aprire un confronto con la Direzione Generale per una più efficace ed efficiente organizzazione del lavoro e che venga finalmente fatta una mappatura del personale in servizio in tutta la Asl al fine di ottimizzare le risorse a disposizione.”

Andrea D’Aurelio

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