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SULMONA – “Assassina, cattiva e cattivissima”. Tre parole che sono costate una condanna a un anno e otto mesi di reclusione a C.P., detenuto di 65 anni, attualmente recluso nel carcere di Sulmona, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e minaccia. L’uomo, nell’ottobre del 2017, si è rifiutato di sottoporsi a una perquisizione ordinaria dopo il colloquio avuto con la sua consorte, anch’ella detenuta nel carcere di Messina, e ha offeso l’onore e il prestigio del Commissario di Polizia Penitenziaria, Sarah Brunetti, mentre compiva gli accertamenti di rito, come stabilito dal giudice monocratico del Tribunale, Marco Billi, che ha pronunciato la sentenza di condanna. In quella occasione, mentre gli altri agenti cercavano di calmarlo dopo l’inspiegabile reazione, l’uomo oltre ad inveire verbalmente nei confronti della Brunetti ha anche minacciato il Commissario sporgendo il proprio busto sulla scrivania tant’è che le altre unità in servizio si sono subito frapposte fra i due per evitare il peggio. “Stia tranquilla io le donne non le picchio”- ha rassicurato il 65 enne mentre dava in escandescenza, stando a quanto riferito dalla stessa Brunetti nel corso della testimonianza in Tribunale. La condotta assunta dal detenuto però ha spinto il giudice, come richiesto dal Pm, a condannare l’uomo a un anno e otto mesi di reclusione.

Andrea D’Aurelio

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