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SULMONA – 9 mila tonnellate di rifiuti l’anno per un introito complessivo di un milione di euro ma non ci sarà nessun conferimento in discarica. E’ l’assessore comunale Stefano Mariani, dopo aver avuto un colloquio con l’amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta, a spiegare che Cogesa Spa ha dato disponibilità a Ama SpA al trattamento nell’ impianto (Tmb) di circa 9 mila tonnellate l’anno di rifiuti,provenienti da Roma, pari a circa 25 tonnellate al giorno. Ma il Sottosegretario alla Giunta Regionale Mario Mazzocca fa sapere di non aver ricevuto alcuna richiesta dal Comune di Roma. “I rifiuti” spiega Mariani “semmai autorizzati dalla Regione Abruzzo alla ricezione, sono anni che i rifiuti indifferenziati di Roma vengono trattati a Avezzano presso Aciam, verranno meccanicamente e biologicamente trattati nel nostro impianto e successivamente smaltiti in discariche terze, avendo i soci di Cogesa Spa deciso che nella discarica di Noce Mattei vanno ricoverati solo i rifiuti dei soci. La riduzione di trattamento dei rifiuti dell’impianto a seguito del passaggio del Comune di Sulmona alla raccolta differenziata (con conseguente riduzione delle entrate per il Cogesa) verrebbe bilanciata dai futuri apporti di Ama Spa. Pertanto non c’è un aumento dei quantitativi complessivi di rifiuti che l’impianto lavora, e sicuramente ci sarà una riduzione del quantitativo che verrà immesso in discarica. Ciò oltre” conclude Mariani “che ottimizzare le potenzialità dell’impianto, avrebbe una ricaduta in termini di minor costi per l’azienda, una riduzione della tariffa applicata ai soci, e quindi maggiori servizi per i cittadini”. Ma i rifiuti della Capitale arriveranno quindi a Sulmona? Parla di notizia infondata e destituita di fondamento il Sottosegretario Mazzocca dopo il vertice svoltosi nel pomeriggio sull’argomento. “Dal Comune di Roma e dall’Ama non abbiamo ricevuto nessuna richiesta ufficiale per avviare il trattamento dei rifiuti nei nostri impianti”- ha affermato Mazzocca- “peraltro da quanto mi risulta, in Emilia Romagna i rifiuti andavano per essere smaltiti, una cosa ben diversa dal trattamento, che noi possiamo fare in Abruzzo e che ha costi certamente più elevati”.

Andrea D’Aurelio

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