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SULMONA – Sei emendamenti per la riforma dei consorzi di bonifica e altri migliaia pronti a scopo ostruzionistico. Non per dire no ma per cambiare passo nel merito e nei contenuti. Il giorno dopo la sentenza del Consiglio, che ha confermato lo scranno dell’Udc, la consigliera regionale Marianna Scoccia annuncia battaglia in commissione sulla tanto discussa riforma. Per la consigliera, la proposta presentata dalla Lega in Regione, “non tiene in nessuna considerazione le reali esigenze dei territori e produce, in effetti, solo più tasse per i contribuenti ed aumento degli stipendi degli organi amministrativi. Non apporta alcun vantaggio e nessuna miglioria al fondamentale settore agricolo abruzzese. Considerando gli attuali compensi dei Presidenti dei Consorzi, questi andranno a lievitare di diverse migliaia di euro”. Ma la Scoccia fa notare che la riforma “non possiede le peculiarita’ stringenti relative all’efficacia, all’efficienza ed all’economicità stabiliti con un’intesa dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni”. “Dispiace sottolineare che con questa legge e con un esercizio puramente dittatoriale, l’Assessore Imprudente, si assicura la nomina di ben cinque commissari per la gestione dell’ente Consorzio. Ho presentato diversi emendamenti, con i quali, tra le altre cose, ho ridotto considerevolmente i compensi fissati dall’Assessore Imprudente. Siamo pronti ad una battaglia a partire dalle Commissioni Competenti e mi auguro inoltre che l’Assessore Imprudente sia disponibile ad un confronto proficuo”- conclude la Scoccia non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa per il ricorso presentato al Consiglio di Stato: “mi fa sorridere come i ricorrenti, legittimi a fare ricorso perché semplici cittadini, abbiano potuto utilizzare dei grandi nomi dello scenario nazione, come l’avvocato Di Pardo e Lubrano, che sono due noti professionisti”.

Andrea D’Aurelio

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