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SULMONA – “Dopo il rimpasto non è arrivato nessun segnale di inversione di tendenza ma si è vista solo un’amministrazione che si sta avvitando su se stessa”. Torna all’attacco il gruppo consiliare di Alleanza per Sulmona con il suo capogruppo Mauro Tirabassi che, nel corso della rubrica “Oggi è Diciotto”, ha puntato il dito contro il sindaco Annamaria Casini e la maggioranza, ripercorrendo anche le tappe che hanno portato il gruppo a passare all’opposizione, uscendo dalla coalizione civica “Noi per Sulmona”. Fra le incompiute di questi cinque mesi Tirabassi mette al primo posto la riorganizzazione della macchina amministrativa, sostenendo che da quel 20 aprile 2018, giorno che ha segnato l’uscita in Giunta dell’ex vice sindaco Mariella Iommi e dell’ex assessore Cristian La Civita, non si è fatto più nulla su un punto che nel programma di mandato resta centrale. “Io sono uscito anche per questo”- ha esordito il consigliere- “perché sulla struttura organizzativa non si è fatto nulla e non si sta facendo nulla. Pensavano di risolvere qualcosa con la sostituzione di due assessori ma dall’ultimo rimpasto di Giunta non si è registrato nessun segnale di cambiamento”. Una dichiarazione che ha dato spunto all’ex assessore al personale Cristian La Civita di tornare a bomba sui social dopo aver mostrato le carte nello speciale di Onda Tg di alcuni mesi fa. “Portai all’attenzione dell’opinione pubblica, dopo un calvario lungo 18 mesi, mostrando i “documenti”, il mio disagio, il mio disappunto e la mia rabbia. Fui accusato, attraverso la lettura di una velina scritta da terzi e senza potermi difendere, direttamente in Consiglio Comunale di aver mancato l’obiettivo. Oggi a distanza di cinque mesi con la mia ex delega nelle mani del Sindaco credo la mia verità ovvero la verità sia nei fatti scritta nella storia del Comune. Nulla in cinque mesi è stato fatto”- tuona l’ex assessore. La riorganizzazione del personale è tra i punti indicati da Avanti Sulmona per la fiducia a tempo fino a Natale. Una sfida che si ripropone con forza e veemenza sul tavolo di Palazzo San Francesco che investe di responsabilità direttamente il sindaco visto che ha evocato a sé la delega dopo l’ultimo rimpasto in Giunta. La Casini ha già premesso di non essere disposta ad accettare fiducie a tempo ma la ristrutturazione della macchina amministrativa è sancita nel suo programma di mandato.

Andrea D’Aurelio

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