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SULMONA – “Veniamo tenuti sistematicamente fuori da ogni tavolo e riunione e nessuno ci coinvolge in un momento in cui le fiamme stanno distruggendo flora, fauna ed ecosistema delle nostre montagne”. E’ il presidente del Parco nazionale della Majella, Franco Iezzi, che dopo giorni di silenzio interviene puntando il dito sulla Regione e su quanti stanno gestendo l’emergenza. “Non riusciamo a capire il comportamento di chi è stato chiamato a gestire le operazioni di spegnimento del rogo nel nostro Parco. Ad oggi nessuno ci ha interpellato o coinvolti. Ieri abbiamo agito autonomamente, spegnendo quattro fronti d’incendio, esclusivamente con i nostri uomini, i quali conoscendo bene il territorio sanno come muoversi e dove operare. Focolai che ora non sono più pericolosi” dice il presidente Iezzi e rivela che l’ente si è dotato di strumentazione innovativa e di tecniche con cui rendere più efficace sia l’azione dei soccorsi sia il controllo dell’area protetta e dell’intero territorio. Si tratta di droni in grado di rilevare la presenza del calore, delle persone e degli animali, in modo da poter intervenire con estrema efficacia nei casi di prevenzione, emergenza e non solo. A tal proposito il Parco lunedì prossimo terrà una conferenza stampa in cui illustrerà queste tecniche innovative. (Red)

a.d’.a.

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