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SULMONA – In unione e in concorso tra loro avrebbero omesso di smaltire, secondo le vigenti norme, una sacca di sangue già utilizzata, scaduta il 20 dicembre 2013, contenente tracce di sangue. Come pure avrebbero mantenuto all’interno dei mezzi medicinali e dispositivi medici scaduti. Con questa accusa undici persone, un medico e dieci infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, sono finiti sotto la lente della magistratura che ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Gli indagati stanno presentando, tramite i loro legali Alessandro Margiotta e Fabio Liberatore, le memorie difensive che porteranno il Sostituto Procuratore Stefano Iafolla a chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio. Secondo il magistrato la sacca di sangue rinvenuta all’interno di un’ambulanza, poichè trattasi di rifiuto sanitario pericoloso a rischio infettivo,  non poteva  essere ubicata all’interno del mezzo.  L’inchiesta partì nel 2015 in seguito all’ispezione dei carabinieri del Nas  di Pescara che rinvennero all’interno di tre ambulanze una sacca di sangue utilizzata due anni prima, 6 farmaci, 13 dispositivi medici e 10 medicinali scaduti di validità.   Sotto processo finì il responsabile dell’UOSD Emergenza ed Urgenza medica 118, Gino Bianchi, che fu assolto con formula piena. Il giudice Concetta Buccini accertò che non tocca al responsabile verificare e controllare la sacca dei medicinali, provvedendo alla restituzione di quelli scaduti alla farmacia dell’ospedale per ottenerne di nuovi in sostituzione. Gli atti sono quindi tornati nelle mani della Procura che ha inscritto nel registro degli indagati undici persone. Ai loro legali i diretti interessati hanno spiegato di non avere nessuna responsabilità dal momento che le sacche non sono state somministrate e non hanno cagionato alcun danno. Gli stessi avvocati, ritenendo le accuse infondate, hanno presentato le memorie difensive finalizzate alla richiesta di archiviazione. Sarà ora la magistratura ad accertare eventuali responsabilità.

Andrea D’Aurelio

 

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