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SULMONA – “Non esiste un pianeta b”. Lo hanno gridato di nuovo il collettivo studentesco e Altrementi che hanno dato vita al secondo atto dello sciopero del clima. Il corteo degli studenti che hanno protestato con striscioni, corti e cartelli, non è passato inosservato. Sulmona ha sentito il “chiasso” di chi crede in un futuro sostenibile, in un ambiente sano e migliore. La manifestazione ha preso le mosse dal quartier generale di viale Togliatti per attraversare poi il ponte Capograssi e corso Ovidio e arrivare alla Villa Comunale, il polmone verde del centro storico, almeno sulla carta. “E’ il nostro secondo atto e siamo tantissimi come nelle altre piazze di Italia. Alla città vogliamo dire che c’è bisogno di un altro modello di sviluppo, è necessario riconvertire l’energia e riconoscere i nemici del nostro territorio, come la Snam”- intervengono gli studenti. In marcia anche il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, che ha assicurato la vicinanza della Chiesa sulle vertenze ambientali. “C’è preoccupazione per il futuro dell’ambiente e noi vogliamo stare vicini a questi ragazzi”- ha concluso il pastore diocesano.

Andrea D’Aurelio

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