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SULMONA – L’estate sta finendo per dirla con le parole della canzone di Righeira che diventa la colonna sonora di inizio settembre, il mese dei nuovi progetti e delle vacanze lasciate alle spalle. Si torna alla normalità e, fra incertezze e disagi, in città si scaldano i motori per l’avvio di un nuovo anno scolastico. Dopo un’estate bollente sul fronte dell’edilizia scolastica, il suono della prima campanella è preceduto dalla solita corsa contro il tempo, che non lascia tranquille le famiglie e le popolazioni scolastiche. Osservato speciale si conferma l’immobile dell’ex convento di S. Antonio, che ospiterà gli alunni della scuola media Capograssi e dell’asilo Collodi, dopo i lavori di ristrutturazione che sono partiti nell’edificio di via Dalmazia. Quando mancano una decina di giorni all’inizio delle attività didattiche serve ancora il parere igienico-sanitario che il sindaco aveva rilasciato per il De Nino-Morandi, l’istituto che si lecca le ferite e resta a Pratola Peligna con la via di casa che si allontana inesorabilmente. Dal Genio Civile deve arrivare l’ok per la classe d’uso scolastica dopo le dodici richieste d’integrazione notificate alla ditta. Basta spostarsi poco più in là per “ammirare” la scuola primaria Masciangioli che non trova pace. Nei giorni scorsi è arrivato il via libera per l’avvio degli interventi di sostituzione della centrale termica mentre per i lavori di ristrutturazione ci vorrà ancora qualche giorno, fermo restando i 230 mila euro aggiuntivi da reperire come aveva spiegato in Consiglio Comunale l’assessore comunale ai lavori pubblici, Mauro Tirimacco, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Fabio Pingue. Lo stesso Tirimacco nei giorni scorsi a Onda Tg aveva dato ulteriori rassicurazioni ma si resta con il fiato sospeso. Gli alunni dell’Istituto Masciangioli riprenderanno le attività nei Musp dell’ex Caserma Cesare Battisti, proroga permettendo. L’autorizzazione biennale non rinnovabile per l’uso dei moduli scade il 14 settembre e per la richiesta di proroga il Comune si è attivato formalmente solo la scorsa settimana. L’estate, a quanto pare, non è bastata. C’è poi la questione dell’asilo nido Isola Felice la cui apertura nella sede temporanea del Nucleo Industriale è condizionata al rinnovo del contratto con l’Arap che ha messo a disposizione i locali grazie all’ex assessore comunale, Cristian La Civita. Ma anche qui la burocrazia ha fatto scadere i termini e ha dato il via all’ennesima corsa contro il tempo. Sul nuovo progetto del Liceo Classico Ovidio si attende il parere del Genio Civile e Soprintendenza mentre nessuna rassicurazione è pervenuta sui fondi aggiuntivi da reperire. Il passo in avanti si è visto con i lavori avviati nella sede naturale delle Capograssi ma sono ancora troppe le criticità da risolvere. Il suono della prima campanella insomma non sarà proprio una festa. Alunni, docenti e genitori pronti a ricominciare e a stringere i denti. Per rivedere il sorriso stampato sui volti servono risposte concrete.

Andrea D’Aurelio

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