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SULMONA – Cinque scuole sono già in gara per i lavori di adeguamento sismico ma i problemi sul fronte dell’edilizia scolastica non finiscono mai. Se è vero che a settembre gli alunni dei Musp rientreranno regolarmente nell’ex Caserma Cesare Battisti si dovrà subito pensare alla fase due, che prevede il rinnovo del contratto scaduto a giugno. Si ricomincia infatti in regime di proroga, già ottenuta dal Comune di Sulmona per consentire la regolare ripresa delle lezioni. Ma dopo cosa succederà?. Il comitato scuole sicure scalda ai motori e invita gli amministratori a pensare alla sicurezza delle scuole oltre che del Ponte Capograssi dopo i fatti di Genova. Ma a gettare acqua sul fuoco ci pensa il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Nicola Angelucci spiegando che, nonostante la burocrazia non consenta in Italia una corsa preferenziale per le scuole, da Palazzo San Francesco è stato già programmato tutto. “Gli alunni rientreranno nei Musp al suono della campanella e stiamo già pensando a cosa fare nella fase successiva”- interviene il vice sindaco presentando il report dei cantieri da aprire. Per le medie di via Dalmazia intitolate a Capograssi si aspetta la pronuncia della commissione gare che assegnerà l’appalto, dal momento che la gara si è conclusa. A luglio un nuovo ricorso aveva bloccato l’iter sulle medie. Per la Masciangioli si attende il responso del Genio civile per l’avvio dei lavori da 3 milioni 800 mila euro. Va ancora approvato il progetto esecutivo per la scuola media Panfilo Serafini, per un importo di 2 milioni e 905 mila euro. Per la scuola elementare Lombardo-Radice è invece atteso un incremento del finanziamento, che adesso è di 1 milione e 164 mila euro. Infine per la scuola elementare Di Stefano c’è già l’approvazione del Genio civile ed è necessario il via libera al progetto esecutivo. Lavori, questi, per i quali sono previsti 2 milioni e 100 mila euro. Interventi già in corso e in via di conclusione per l’asilo Isola Felice. Resta l’incognita sulla fase due dei Musp che non frena la preoccupazione dei genitori.

Andrea D’Aurelio

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