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SULMONA – “Non vogliamo soldi in regalo e non vogliamo mendicare, ma solo un lavoro e una vita dignitosa”. E’ il grido disperato di Daniela e Matteo, una giovane coppia residente a Sulmona nella frazione Badia, che con un figlio di nove anni a carico si ritrova senza lavoro e fra un mese anche senza casa, dopo l’ordinanza di sgombero che è stata notificata dal momento che non hanno potuto corrispondere le rate dell’affitto. Lei di Chieti e lui di Milano sono arrivati a Sulmona grazie a un progetto di ricollocazione lavorativa, promosso dalla Regione Abruzzo, tramite l’ente CIipat (Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica). Dopo aver seguito il corso per un anno, precisamente sei mesi in aula e sei mesi sul campo ad Anversa degli Abruzzi, non sono stati assunti dal datore di lavoro. Oggi si ritrovano disoccupati e senza stipendio. Hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese e a pagare le rate dell’affitto dell’abitazione dove risiedono, dovendo provvedere anche alla crescita del loro bambino. “Abbiamo difficoltà anche per garantire l’accesso alla mensa di nostro figlio”- spiegano Matteo e Daniela- che si sono già rivolti agli assistenti sociali e nei giorni scorsi hanno bussato anche alla porte delle istituzioni. “Non è possibile che nessuno riesce a darci una mano. Riteniamo di aver diritto a un lavoro e a delle sovvenzioni che vengono elargite a chiunque si trova in una situazione di difficoltà”- aggiunge la coppia. Una storia concreta che conferma come cercare lavoro oggi non è affatto facile e come, lo stesso lavoro, deve tornare ad essere una priorità nell’agenda politica di ogni amministrazione.

Andrea D’Aurelio

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