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SULMONA – Sulla vicenda dell’ex detenuto a lavoro nella cooperativa sociale si convochi il Consiglio Comunale. Lo chiede il consigliere di minoranza Antonio Di Rienzo che invoca chiarezza sull’accaduto, ritenendo che sull’argomento debba essere coinvolta l’assise civica. L’ex detenuto è stato assorbito dalla cooperativa di tipo b che si è aggiudicata il servizio di guardiania che viene svolto a Palazzo San Francesco. Sul tavolo istituzionale ha partecipato in rappresentanza della cooperativa. Tanto è bastata per scatenare una serie di polemiche nonché il braccio di ferro fra maggioranza e opposizione. “La comunità locale è rimasta esterefatta”- interviene Di Rienzo- “in giro si percepisce una forma di diffidenza diffusa nei confronti della classe politica ma anche una forma di preoccupazione sull’indebolimento del tessuto sociale della nostra città. Ed allora ciascuno di noi ha il dovere di contribuire a riaffermare le ragioni della legalità ma anche il diritto alla partecipazione ed il diritto ad essere informati”. Da qui la proposta del consigliere d’opposizione. “Spetta proprio al Consiglio comunale di Sulmona”- prosegue- “riunirsi con la massima urgenza per fare chiarezza sulla vicenda. Ma occorre farlo presto e alla luce del sole anche perché l’intera vicenda si è svolta all’interno del Palazzo Comunale, con la partecipazione di soggetti istituzionali e amministrativi, per servizi precisi e con risorse finanziarie pubbliche. Riunire l’Assemblea civica e’ un dovere di civiltà politica, così come (ndr) fare conoscere alla cittadinanza quanto realmente accaduto attraverso un resoconto fedele dei fatti e sugli atti prodotti ma con pacatezza per restituire a tutta la città la giusta serenità. Solo così possiamo sperare di recuperare un rapporto positivo con la comunità amministrata e solo così possiamo sperare di lavorare ancora insieme , con lealtà e convinzione, per il bene della nostra città”- conclude Di Rienzo.

Andrea D’Aurelio

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