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SULMONA – Una protesta contro il Comune di Sulmona con tempi e modalità da definire e il rifiuto di firmare l’autorizzazione richiesta dalla scuola attraverso la circolare 15. Restano dissidenti i genitori che nel pomeriggio hanno incontrato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Radice-Ovidio per l’incontro chiarificatore sulla circolare anti-contaminazione. Il vertice doveva servire a stemperare i toni ma le famiglie si stanno muovendo per organizzare una protesta, non contro la scuola ovviamente, ma contro il Comune di Sulmona che ha ritardato l’avvio del servizio di refezione scolastica. Fra le proposte lanciate si sta valutando l’uscita anticipata degli alunni un minuto dopo il loro ingresso a scuola ma tutto è ancora da stabilire. Come pure, secondo i genitori dissidenti, firmare l’autorizzazione contro la contaminazione dei cibi servirebbe a ben poco. “Noi ci assumiamo la responsabilità del cibo che entra in classe ma se qualcuno introduce alimenti avariati pur consegnando la circolare che fine fa la tutela della salute”- spiegano alcuni genitori che scaldano i motori per la protesta. Secondo le famiglie tutto è da ricondurre al ritardo nell’avvio del servizio mensa che è imputabile al Comune di Sulmona chiamato a rispondere sull’argomento anche dalla Prefettura dell’Aquila dopo l’esposto presentato dall’avvocato Catia Puglielli.

Andrea D’Aurelio

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