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SULMONA – Lezioni arretrate e mai svolte e sessioni d’esame a rischio. Tornano ad alzare la voce gli studenti del Polo Universitario di Sulmona al terzo anno del corso di scienze infermieristiche, l’unico rimasto in vita all’ex caserma Pace. L’odissea è cominciata a fine estate, all’indomani del sisma del Centro Italia, quando è stato richiesto il certificato per la sicurezza dell’edificio di via Pansa. Da lì si è riaperta la trattativa sui costi di gestione fra il Polo Universitario e il Comune di Sulmona. “C’è un continuo ping pong di responsabilità ma alla fine a rimetterci siamo noi”- tuonano gli studenti. “Questa situazione si è protratta fino ad oggi con mesi di lezioni mai svolte, senza poter usufruire della sessione d’esame corrente e al terzo anno perdere una sessione significa ritardare la laurea e continuare a corrispondere le tasse universitarie da iscritti fuoricorso”- aggiungono i laureandi che concludono: “ottima l’idea di portare a Sulmona l’università telematica ma è opportuno che si lavori per tutelare e potenziare quello i corsi già esistenti”. Tocca al sindaco di Sulmona Annamaria Casini ricordare che l’immobile dell’ex Caserma Pace è di proprietà del demanio e il Comune di Sulmona, per sostenere i costi di gestione, deve acquisire il bene. “La prossima settimana terrò un incontro con il demanio”- annuncia il primo cittadino- “in quella sede spero di poter risolvere questa questione attraverso una nuova convenzione per l’utilizzo di una parte dell’ex caserma a fini universitari”. Il sindaco ha specificato che il Comune di Sulmona è intenzionato ad accollarsi le spese di gestione per salvare i corsi universitari ma prima deve essere presentato il progetto di valorizzazione del plesso.

Andrea D’Aurelio

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