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SULMONA – Arriva la resa dei conti in Consiglio Comunale. La mozione di sfiducia per il sindaco, Annamaria Casini, sarà discussa il prossimo 19 febbraio alle ore 15. Si avvicina il giorno della verità. Da una parte c’è la minoranza che ha depositato la mozione di sfiducia con sei consiglieri. Dall’altra c’è una maggioranza ritrovata, dopo la formazione della Giunta Comunale, che arriva in Consiglio con una certa fibrillazione. Se il consigliere Di Masci dovesse confermare il suo mancato appoggio all’esecutivo, nonostante la designazione di due assessori, mancherebbero a quel punto solo due voti per far cadere il sindaco, ribattezzato “Ultimo Immortale”, visto liti e tentativi falliti hanno solo rafforzato la sua posizione. Il nesso comune fra maggioranza e opposizione è forse lo scranno di Palazzo San Francesco che nessuno vuole lasciare per organizzarsi meglio per la tornata elettorale. I sei della mozione però rilanciano la posta: ““ora saranno costretti a venire allo scoperto: dovranno pubblicamente argomentare quali siano state le ragioni di una crisi tanto grave da indurli a spingere il Sindaco sull’orlo di un dirupo ed esigere a gran voce il ritorno alle urne e quali, poi, dopo appena un paio di settimane, siano state le dirimenti soluzioni approntate, capaci di appianare miracolosamente ogni divergenza. Con la nostra mozione di sfiducia al Sindaco – scrivono i sei -, a questa maggioranza ed i loro ‘padroni’ politici, li costringiamo a confrontarsi in aula e, finalmente, ad assumersi questa responsabilità, dalla quale sono vergognosamente fuggiti ormai da più di un mese, paralizzando di fatto un intero comune”. “Prendiamo atto che il Sindaco, per ordine di scuderia, ha dovuto importare un assessore dalla limitrofa Pratola (che, in aggiunta ai vertici di Saca e Cogesa, va a comporre il terzetto magico del potere gerosolimiano) e che ha nuovamente attribuito la delega alle società partecipate ad un assessore raggiunto da un avviso di garanzia nell’abito delle sue funzioni (delega incautamente nuovamente attribuitagli). Senza nutrire grandi aspettative – conclude l’opposizione -, ascolteremo su quali prospettive si è ricomposta questa maggioranza e verificheremo se, di nuovo, sarà somministrato l’elenco (ormai infinito) dei problemi di questa città irrisolti per incapacità“. Si spera che almeno sia un Consiglio all’insegna della sana discussione e della verità. E’ quanto merita la città. Almeno quello.

Andrea D’Aurelio

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