banner
banner

SULMONA -  Sale  sul tetto di Sviluppo Italia, la nuova sede del Cogesa,  e minaccia di darsi fuoco. La Polizia lo fa desistere. Sono stati attimi di preoccupazione ieri sera  per un 43 enne del posto che si era cosparso di benzina con l’intento di togliersi la vita.  A farlo desistere dall’estremo gesto è stata la Polizia che è intervenuta sul posto per cercare di calmare l’uomo e, dopo svariati tentativi, gli agenti del Commissariato di via Sallustio sono riusciti nel loro intento. Sul posto si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Sulmona e di un’ambulanza del 118. Erano circa le 22,30 quando l’uomo è salito sul tetto della società partecipata e si è cosparso di benzina. La Polizia, intervenuta per prima sul posto, ha dovuto faticare e non poco prima di convincere l’aspirante suicida a desistere dal folle gesto. Il dialogo è stata la strada maestra che ha permesso ai poliziotti di persuadere l’uomo a scendere dal tetto. Nel frattempo sono arrivati i necessari rinforzi. I Vigili del Fuoco, una volta intervenuti sul posto, avrebbero trovato una situazione già rientrata alla normalità. Sono ancora da chiarire i motivi che hanno spinto il 43 enne al gesto dimostrativo anche se, dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbe che il tutto sia legato alla paura di essere sospeso dal posto di lavoro. il 43 enne è un ex dipendente delle coop comunali, riassorbito dal Cogesa e sta affrontando un processo per un presunto scippo ai danni di un’anziana. La preoccupazione di un’eventuale condanna lo ha spinto a tentare il gesto estremo.  Alla fine la Polizia lo ha fatto ragionare tant’è che, dopo aver espletato le formalità di rito, il 43 enne è tornato a casa. Fortunatamente sta bene e per lui non si sono rese necessarie le cure dell’ospedale. Ad allertare il centralino del 113 erano stati i vertici del Cogesa che, tramite l’app di videosorveglianza installata sui telefoni celleluri, si erano accorti della presenza dell’uomo sul tetto. Tutto è bene quel che finisce bene dopo quindici minuti di panico assoluto.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento