banner
banner

SULMONA – L’accusa era quella di lesioni personali colpose perché un suo dipendente, un operaio straniero che si era infortunato sul posto di lavoro, aveva dichiarato di non essere stato formato e istruito abbastanza. Ma per un 47 enne di Sulmona, Antonio Di Cristofaro, è stata pronunciata ieri dal giudice monocratico Concetta Buccini, la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Il sulmonese era titolare di una ditta agricola quando, sul territorio comunale di Rocca Pia, un operaio si è lesionato la caviglia sinistra con la motosega mentre stava tagliando la legna. Non una ferita profonda e consistente ma tanto è bastato per far scattare gli accertamenti di rito con l’intervento del competente dipartimento Asl e l’accertamento di tutte le responsabilità. Ed è cosi che l’allora titolare dell’impresa è finito sotto processo, con l’accusa di lesioni colpose, per aver omesso di formare i suoi dipendenti in materia di igiene e sicurezza. Decisiva, nel corso del procedimento dibattimentale, è stata la testimonianza di un altro operaio che ha chiarito che quel corso di formazione si era tenuto regolarmente e che tutti i dipendenti sapevano come comportarsi sul posto di lavoro ed erano quindi informati sugli accorgimenti da adottare. Il giudice Buccini, accogliendo le richiesta del Pm e dell’avvocato del 47 enne Gianluca Lavalle, ha assolto Di Cristofaro perché il fatto non sussiste.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento