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SULMONA – Nulla di fatto in Prefettura dopo l’incontro fra Comune e sindacati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e i premi di produttività non pagati dal 2014. Il vertice istituzionale si è chiuso con un verbale di mancato accordo che darà modo ora a sindacati e lavoratori, ancora in stato di agitazione, di intraprendere le dovute iniziative. “Le proposte della amministrazione” spiega Anthony Pasqualone di Fp Cgil “sulle problematiche portate al tavolo, sono state completamente insoddisfacenti. Pertanto continua lo stato di agitazione e andranno avanti le azioni di lotta e protesta per la rivendicazione, nel rispetto delle norme del pubblico impiego, per la tutela dei diritti dei lavoratori”. Non è dello stesso avviso l’assessore comunale con delega al personale Cristian La Civita che afferma “di aver dato indirizzo con delibere ufficiali agli uffici da risolvere entro fine anno”. “Tutto quello che dovevamo fare come amministratori”- riprende l’assessore- “è stato fatto. E’ quello che ho fatto presente ieri all’incontro”. Sta di fatto che Cgil, Cisl e Uil annunciano che le manifestazioni di protesta e di denuncia sui problemi dei lavoratori andranno ancora avanti, per tutelare i diritti dei dipendenti comunali. I sindacati, ad ottobre, avevano fatto richiesta al Comune della necessità di conoscere lo stato complessivo degli immobili presso cui viene svolta l’attività lavorativa a servizio dell’utenza. Inoltre era stata fatta richiesta accolta a parole di formazione di tutto il personale che prevedeva, tra le altre cose, prove di evacuazione, l’alleggerimento dai carichi verticali presenti in tutti gli spazi Comunali e la rimozione degli ostacoli che pregiudicavano le vie di fuga in caso di necessità. Altro tasto dolente è la produttività che non viene erogata dal 2014, per quanto concerne le Peo (Progressioni Economiche Orizzontali) che a seguito del blocco contrattuale non erano state assegnate nel periodo dal 2010 al 2014, la carenza di contrattazione non ha consentito l’attribuzione delle stesse negli anni 2015, 2016 e ormai nemmeno nell’anno 2017, tutto ciò nonostante gli impegni assunti dalla parte pubblica.

Andrea D’Aurelio

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