SULMONA – “I fondi per la messa in sicurezza delle autostrade si trovino altroveâ€. Scoppia la polemica sul dirottamento dei fondi Masterplan che ha suscitato più di una reazione anche se per qualcuno non sarebbe del tutto vero che l’Abruzzo perde 250 milioni di euro. A far scatenare la polemica è stato un articolo di una testata on line che ha messo in guardia gli amministratori sul rischio della perdita di finanziamenti Masterplan perché la corsia preferenziale riguarda la messa in sicurezza delle infrastrutture dopo il crollo del ponte di Genova e le ispezioni che sono partite in tutta Italia e nei giorni scorsi hanno interessato anche i viadotti di Bugnara e Cocullo. Il governo avrebbe quindi intenzione di attingere le risorse dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2025. Tanto è bastato per far scattare la preoccupazione degli amministratori locali che, dopo aver invocato a gran voce la messa in sicurezza delle autostrade, ora difendono lo sviluppo e la crescita del territorio. A Sulmona, ad esempio, alcuni dei fondi Masterplan sono stati già spesi o contrattualizzati mentre si teme per l’Abbazia Celestiniana che è destinataria di un finanziamento pari a 12 milioni di euro. “Noi faremo tutte le interrogazioni del caso e chiederemo conto a chi di dovere quanto c’è di veroâ€- interviene il sindaco Annamaria Casini mentre l’ex assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo “Genova e le nostre autostrade rappresentano indubbiamente una priorità ma il Governo ha il dovere di reperire le risorse altrove (sopratutto ha il dovere di chiederli ai titolari delle convenzioni). A gettare acqua sul fuoco ci pensa l’ex Dirigente della Regione Cristina Gerardis secondo la quale non è vero che “l’Abruzzo perde 250 milioni di euro già impegnati†semplicemente perché l’unico presupposto per rimodulare è che non vi siano, sino ad oggi, sulle risorse da rimodulare, impegni giuridicamente vincolanti. Proprio perché le autostrade abruzzesi e laziali sono infrastrutture dello Stato e non regionali si utilizzano soldi dello Stato per metterle in sicurezzaâ€. Ma gli amministratori vogliono andare a fondo alla questione.
Andrea D’Aurelio