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SULMONA – “Le verifiche di sicurezza non risultano soddisfatte poiché il coefficiente di sicurezza è inferiore all’unità per ciascun caso analizzato”. E’ il responso che arriva dalla perizia eseguita dall’ingegnere Daniele Cianchetta che, per conto dell’Asp numero due della provincia dell’Aquila, ha preso in esame la struttura di corso Ovidio che ospita i richiedenti asilo. Un esito che ha spinto il Presidente dell’ex Casa Santa Armando Valeri a scrivere alla Prefettura dell’Aquila per l’attivazione di tutte le procedure volte al trasferimento dei richiedenti asilo in altra struttura. La convenzione fra Asp e Prefettura scade il 31 dicembre ma le ultime verifiche sull’immobile hanno spinto Valeri a chiedere l’immediata risoluzione della problematica al Prefetto. “Questa amministrazione non ha potuto far altro che prendere atto del disagevole sistema di erogazione dei servizi di accoglienza ai migranti correlato all’evidente inadeguatezza degli immobili di corso Ovidio”- scrive il Presidente Asp alla Prefettura non senza rimarcare però che “l’amministrazione da un lato, con notevoli sacrifici economici ed organizzativi, ha provveduto a migliorare la qualità dei servizi di accoglienza con l’inserimento di tutte le figure professionali e di assistenza previste nel bando e nell’offerta avanzata e dall’altro ha incaricato un esperto al fine di verificare l’inadeguatezza e la capacità strutturale degli immobili in relazione al peculiare servizio di accoglienza di un numero di migranti che nel tempo è oscillato dalle 27 alle 36 unità”. E dalla perizia sono emersi esiti non soddisfacenti e comunque “sfavorevoli rispetto alla sicurezza strutturale dell’edificio”. Da qui la richiesta di Valeri a provvedere al trasferimento per una collocazione più adeguata dei richiedenti asilo. Istanza che ora la Prefettura dovrà valutare per decidere il da farsi.

Andrea D’Aurelio

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