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SULMONA – Ancora 387 mila euro da pagare per il parcheggio di Santa Chiara. A pochi giorni dalla fine dell’anno incombe sulle casse del Comune di Sulmona il debito di fuori bilancio che dovrà essere riconosciuto entro il 31 dicembre. Un passaggio che sarà al vaglio del Consiglio Comunale del prossimo 30 dicembre, ancora da fissare e prima ancora nell’apposita commissione bilancio che si riunirà nella Vigilia di Natale. L’opera, realizzata negli anni Novanta dalla Costruzioni S.G., nell’occhio del ciclone da subito per gli ingressi troppi stretti e bassi, subì delle integrazioni al progetto iniziale. Integrazioni che la ditta quantificò nel 2000 in più di 600mila euro. Una somma che l’allora amministrazione comunale non volle riconoscere all’impresa, che intentò allora causa al Comune. A distanza di quasi 20 anni è arrivata la sentenza di secondo grado. A quella di primo, l’amministrazione comunale presentò ricorso alla Corte d’Appello dell’Aquila che, in parziale riforma della sentenza, condannò il Comune al pagamento, in favore della Costruzioni S.G., della somma di 601.135,42 euro, attualizzata alla data del 30 settembre 2011, oltre agli interessi legali. La sentenza è divenuta esecutiva ben otto anni dopo, cioè l’11 maggio scorso e dopo nove giorni il tribunale ha notificato l’atto di precetto con cui si intima al Comune di provvedere al pagamento di 430.861,63 euro, oltre gli interessi e le spese pari alla differenza tra i 601.135,42 euro iniziali e i 213.776,40 euro già versati dopo il primo grado di giudizio. Somme ingenti che potevano essere risparmiate per Gaetano Pagone e Maria Luisa Fabilli, che nel 2000, da consiglieri comunali di minoranza, presentarono un’interpellanza per sollevare il problema e ora non escludono di rivolgersi alla Corte dei Conti per il danno erariale subito dalla collettività. Intanto il debito fuori bilancio proprio in questi giorni è tornato di stretta attualità. “Residuano 387.359, 02 oltre interessi da corrispondere in favore di Sg Costruzioni, salva l’impugnativa innanzi la Suprema Corte di Cassazione, che tuttavia non sembra suggerirsi, considerato sia l’esito in parte qua positivo del gravame, sia il fatto che il ricorso dovrebbe essere affidato ad un legale esterno Cassazionista, con notevole ulteriore aggravio di costi, visto l’alto valore e la complessità della controversia”- aveva rivelato la responsabile dell’ufficio legale, Marina Fracassi. Il Comune ha già versato la somma di 231.776, 40 euro più le spese legali di primo grado. Ora tocca fare il resto prima che il debita cresca ulteriormente.

Andrea D’Aurelio

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