banner
banner

SULMONA – Il documento condiviso da tutti i sindaci della Valle Peligna, Valle Subequana e Valle del Sagittario è stato inviato oggi al Premier, al Presidente della Repubblica, alla Protezione Civile Nazionale, ai Ministeri, nonché ai vertici di Regione e Prefettura, contenente il grido d’allarme di un territorio che chiede chiarezza sulle responsabilità, in seguito alla relazione della Commissione Grandi Rischi, riunitasi il 20 gennaio, in merito al rischio sismico, comunicata dalla Protezione Civile alle Amministrazioni comunali. “Ho voluto affrontare la problematica seria e urgente con tutti i sindaci del nostro territorio. Dopo la riunione dello scorso Mercoledì nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, in cui è stato fatto il punto della situazione, abbiamo convenuto nel fare squadra e mettere in campo iniziative concrete, redigendo un documento condiviso contenente il nostro grido d’allarme per chiedere al Governo centrale e alla Protezione Civile l’attenzione che il nostro territorio merita” ha affermato il Sindaco di Sulmona Annamaria Casini. “Abbiamo deciso di unire il territorio, già fortemente sofferente, per far sentire la nostra voce e chiedere sostegno al fine di contrastare il rischio di ulteriore depauperamento e spopolamento delle nostre aree interne a causa dei gravi danni all’economica e in prevalenza al settore turistico fortemente compromesso sia dal clima di preoccupazione, legato alle caratteristiche sismiche della nostra area, sia dalle notizie degli ultimi giorni, che hanno causato numerose disdette presso alberghi e strutture ricettive della zona. Qualora le proposte formulate non venissero recepite in tempi brevi” ha aggiunto il primo cittadino Casini di concerto con i sindaci “si valuteranno successive ulteriori azioni da intraprendere, non escludendo il ricorso all’articolo 2 del Tulps”. Nel documento tra le richieste: l’implementazione del progetto-laboratorio Sulmona – Valle Peligna, teso ad attuare in maniera coordinata nel centro Abruzzo azioni mirate per la prevenzione del rischio sismico e messa in sicurezza del territorio. Progetto questo discusso alla presenza del Ministro Graziano Delrio e del Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, intervenuti ad Ottobre 2016 in un convegno a Sulmona. La nomina di una task force inter-specialistica che effettui immediatamente verifiche strutturali presso gli edifici pubblici comunali e rediga una dettagliata certificazione; la fornitura di attrezzature di Protezione Civile e mezzi per fronteggiare le emergenze, nonché Map e Musp; agevolazioni nelle procedure di gara per la realizzazione di opere pubbliche di adeguamento/miglioramento sismico; fondi straordinari ai Comuni per adeguamento degli edifici pubblici, messa in sicurezza del territorio, adeguamento delle infrastrutture, etc; sostegni e garanzie regionale/statale a favore dei privati che per l’adeguamento dell’immobile devono accedere ad un mutuo bancario; parte dei fondi comunitari. “La relazione della Commissione Grandi Rischi ha provocato e sta provocando nell’opinione pubblica regionale e, in particolare, nei nostri territori maggiormente “sensibili” alla problematica riguardante il sisma, un clima di panico, se non addirittura di terrore. Sulla base di tale relazione, la Protezione Civile Regionale rinnova di porre in essere tutte le azioni “strutturali e non strutturali” previste dalla Legge 225/1992 e indicate nella loro precedente nota del 02.09.2016. Riteniamo sia necessario che gli Organi Istituzionali sovracomunali quali Governo, Prefettura, Protezione Civile nazionale, Regione si assumano le loro responsabilità e forniscano i dovuti supporti (in termini di risorse umane, di mezzi e attrezzature adeguati, di risorse finanziarie adeguate, di normative snelle e immediatamente applicabili) ai Sindaci”. (Red)

Lascia un commento