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SULMONA – Progetto di pubblica utilità e non pericoloso. Così la Snam interviene sul progetto di Case Pente nel day after del corteo di sabato scorso. Da un lato l’apertura al dialogo e al confronto. Dall’altro una sorta di bollettino che ribadisce la non pericolosità dell’opera. Il gas naturale può svolgere un ruolo importante nel percorso di decarbonizzazione dell’Italia” si legge nel comunicato “grazie ai nuovi utilizzi in vari settori come i trasporti e alla diffusione del biometano, gas al 100% rinnovabile che può essere immesso nelle infrastrutture esistenti. Snam ribadisce che le proprie opere non comportano pericoli per la sicurezza e per la salute delle persone: i gasdotti sono infrastrutture essenziali per il trasporto del gas dai punti di importazione ai vari luoghi di consumo del nostro Paese, sono compatibili con l’ambiente e non hanno mai subito incidenti o interruzioni nel corso dei terremoti verificatisi negli ultimi decenni in Italia e all’estero”. Snam, infine, ricorda che in Abruzzo sono già da tempo in esercizio 1.000 km di metanodotti; in particolare Sulmona è raggiunta da due gasdotti delle stesse dimensioni di quello in progetto. Per quanto riguarda l’impianto di Sulmona, Snam ribadisce che si tratta di un insediamento simile ad altri 11 già esistenti in Italia, a basso impatto ambientale, con emissioni di polveri sottili direttamente derivanti dalle turbine pari a zero o talmente trascurabili da essere considerate nulle e con emissioni di ossido di azoto e monossido di carbonio abbondantemente al di sotto dei limiti di legge.

Andrea D’Aurelio

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