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SULMONA – Cinque medici invece di otto e il carcere di Sulmona è a forte rischio sanitario. A rilanciare l’allarme è il Segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria Mauro Nardella. “Una situazione che sta comportando inevitabilmente una riduzione delle turnazioni mattinali che non consente- denuncia Nardella- il soddisfacimento di tutte le richieste avanzate dai detenuti seppur in un contesto fatto di forte abnegazione ed innato spirito di sacrificio da parte dei pochi medici attualmente all’opera”. La Uil chiede quindi alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila un immediato intervento per assegnare gli altri tre medici previsti nella pianta organica. “Deve immediatamente metterci mano se non vuole che la situazione esploda. L’attuale situazione richiede una grossa attenzione anche in considerazione del fatto che gli attuali medici, già fortemente “maltrattati” da contratti per nulla gratificanti, non possono e non devono arrivare a dover vestire i panni di schiavi per far si che la situazione non deflagri definitivamente”- conclude il sindacalista- “a tutto c’è un limite e soprattutto quello rientrante nella pertinenza di un carcere non va assolutamente( per ovvi motivi ) superato”. I cinque medici devono gestire in effetti una popolazione carceraria che conta all’incirca 500 reclusi che diventeranno 700 dopo ampliamento della struttura.

Andrea D’Aurelio

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