banner
banner

SULMONA – Era finito sotto processo con la pesante accusa di peculato ma per Roberto Ugoletti, già Direttore dell’ufficio postale di Pescasseroli, è arrivata l’altro giorno la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto, pronunciata dal collegio del Tribunale di Sulmona, presieduto dal giudice Giorgio Di Benedetto. I fatti risalgono al settembre del 2013 quando, nell’Atm delle poste del paese, è stato riscontrato un ammanco di denaro pari a 36 mila euro. Un’anomalia che è stata accertata dai funzionari di Poste Italiane nell’ambito dei controlli a tappeto che scattarono in tutta Italia. Nessuno sapeva e probabilmente nessuno sa dare spiegazioni circa quella sottrazione di denaro che non si può associare a Ugoletti, all’epoca Direttore dell’ufficio postale. Nel corso del processo è venuto fuori che l’Atm poteva essere aperto senza codici. Come pure l’accesso alla stanza del direttore non era controllato ed esclusivo. Tutte ragioni che hanno spinto lo stesso Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica, Stefano Iafolla, a chiedere la sentenza di assoluzione mentre il legale di Ugoletti, l’avvocato Fabio Fafone, ha fatto notare che l’accusa di peculato era troppo gravosa, tanto più che nel corso del dibattimento non sono state raccolte prove che dimostrano che quell’ammanco di denaro sia imputabile al Direttore. Le verifiche di allineamento furono eseguite il 18 e il 19 settembre 2013. La conta materiale delle banconote avvenne il giorno 18 alla presenza del Direttore facente funzione, visto che Ugoletti era in ferie. Il collegio del Tribunale di Sulmona ha pronunciato quindi la sentenza di assoluzione. Per i giudici, l’ex Direttore dell’ufficio postale di Pescasseroli, non ha commesso il fatto.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento