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SULMONA – L’intenzione era quella di chiudere in anticipo la consiliatura ma il Pd sceglie la linea del confronto a viso aperto. Non le dimissioni in blocco a Palazzo San Francesco ma un consiglio comunale straordinario per guardarsi in faccia, prendersi le proprie responsabilità di fronte alla città, e dire apertamente quello che si intende fare. Se fino a qualche mese fa erano stati proprio i dem nostrani a mantenere in vita l’amministrazione Casini prima con l’assenza nella commissione sui piani complessi e poi con il voto mancante sulla sospensione del Consiglio per il Cda del Cogesa, ora il Pd non intende dare manforte più o meno direttamente al sindaco e all’ormai ex maggioranza. Ma per i tre consiglieri Bruno Di Masci, Fabio Ranalli e Antonio Di Rienzo serve una presa di posizione netta e chiara davanti la città. Lo hanno deciso a margine di una riunione operativa che si è tenuta nelle ultime ore. Lunedì stesso il Pd depositerà la richiesta di un Consiglio Comunale straordinario sulla crisi per parlare del futuro dell’era Casini. Sembra quindi restare in piedi l’ipotesi avanzata da Onda Tg. Quella cioè di un’eventuale mozione di sfiducia per la Casini da presentare e discutere in Consiglio piuttosto che le dimissioni in blocco che sembrano spaventare tutti i consiglieri. Ognuno aspetta la prima mossa dell’altro ma i giorni continuano a passare. Da qui il passo in avanti del Pd verso il Consiglio straordinario dove tutto può succedere.

Andrea D’Aurelio

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