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SULMONA – Scatterà subito dopo Pasqua la fase due per la riqualificazione del piazzale della stazione ferroviaria di Sulmona. E’ quanto emerso nel summit tenuto ieri a Palazzo San Francesco tra il vice sindaco di Sulmona, Luigi Biagi e i vertici operativi di Rete Ferroviaria Italiana. E’ stato solo un incontro interlocutorio che segue all’appello lanciato dal sindaco Annamaria Casini e precede il summit istituzionale che si terrà subito dopo le festività pasquali. “Non abbiamo definito i tempi ma sappiamo che Rfi intende già completare gli interventi alla stazione ferroviaria riqualificando anche il piazzale, dando seguito ai lavori già ultimati e rendendo il nodo ferroviario un punto strategico e d’interesse per la città e il territorio”- è intervenuto Biagi. Con marciapiedi alti, ascensori, rampe e percorsi tattili per il superamento delle barriere architettoniche, Rete Ferroviaria Italiana ha già consegnato alla città la “nuova” stazione ferroviaria, riqualificata dal punto di vista strutturale e funzionale, per un intervento complessivo di 7 milioni di euro realizzato in soli sei mesi. Elemento portate dell’intervento è l’eliminazione delle barriere architettoniche, con l’innalzamento dei marciapiedi ( 55 cm- standard europeo) per un più agevole accesso ai treni. Ma ci sono anche tre nuovi ascensori, rampe esterne e percorsi tattili per non vedenti. Completamente riqualificati anche il sottopassaggio, l’atrio, la biglietteria e la sala d’aspetto. Ristrutturate le due pensiline storiche metalliche. Tutto il sistema d’illuminazione è stato rinnovato con l’introduzione di lampade a led. Ma non finisce qui. Dopo Pasqua sarà completata l’installazione del nuovo sistema di informazione visiva e sonora per i viaggiatori. Sarà realizzato un quinto binario e un nuovo apparato centrale a calcolatore. Si inaugura quindi una nuova era per la stazione. Ora tocca al Comune fare in modo che i collegamenti con il centro storico e il resto della città siano efficaci ed efficienti, dal momento che il trasporto urbano resta un tasto dolente.

Andrea D’Aurelio

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